Per chi esercita la professione di avvocato, lo studio legale rappresenta un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza fondamentale per creare o arricchire il proprio percorso professionale in un ambito, come quello forense, assai competitivo. Aprire uno studio legale significa mettersi sul mercato, con le proprie competenze e la propria esperienza
al fine di arrivare alla clientela, conquistarla e, successivamente, implementarla. Tuttavia, per avviare uno studio legale è necessario non solo compiere un iter burocratico fatto di adempimenti, ma anche operare delle scelte strategiche, relative alla tipologia di studio che si vuole avviare e al target al quale ci si rivolge. Di seguito, una serie di consigli a cui fare riferimento e le prassi da compiere su come aprire uno studio legale.
Apertura studio legale: l’unione fa la forza?
La prima cosa da valutare, relativamente all’apertura studio legale, è la tipologia di studio per cui si intende optare. Per farlo è opportuno analizzare, nel dettaglio, le possibilità che abbiamo a disposizione. In primo luogo: studio legale in proprio o associato? Entrambe le opzioni hanno, in sé, punti di forza e punti di criticità. È importante comprendere quale sia la soluzione più adatta non solo alle proprie esigenze, ma anche alle proprie ambizioni professionali.
Specialmente per gli avvocati freschi di abilitazione, che stanno or ora affacciandosi alla professione, avviare studio legale in proprio suscita il grande timore di non essere in grado di saperlo gestire e mantenere e, dunque, di farlo crescere ed affermare. Senza dubbio, se da un lato avere la libertà di impostare il lavoro in maniera autonoma e svincolata da opinioni altrui, dall’altro mettersi in proprio vuol dire anche dover fare fronte a tutti i costi di avvio e di gestione.
Aprire uno studio legale associato, d’altra parte, consente di condividere il peso tanto dell’investimento quanto della gestione, ma pure di individuare una condotta comune della stessa. Di conseguenza, se si è propensi al confronto, se si ritiene che lavorare fianco a fianco con uno o più colleghi possa essere anche un’opportunità di crescita e di arricchimento professionale, optare per aprire uno studio legale associato potrebbe essere la scelta più giusta.
Di certo questa scelta, propedeutica all’avvio dell’iter burocratico da compiere, dovrà essere fatta in maniera razionale, senza farsi influenzare dal timore, naturale e piuttosto comune ai professionisti alle prime armi, di non riuscire a captare un volume di clientela tale, da assicurare allo studio la sussistenza e guadagni adeguati. Come in ogni attività, infatti, anche l’avviamento di uno studio legale necessita di un periodo di rodaggio, da vivere con serenità e obiettività, nell’ottica anche di valutare se le modalità di gestione e le strategie di raggiungimento e fidelizzazione della clientela messe in campo siano le più idonee a costruire un percorso professionale di successo.
Come aprire uno studio legale: tutti gli adempimenti burocratici da soddisfare
Sebbene si possa pensarla diversamente, uno studio legale è un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti. Infatti, i passi da compiere per avviarne uno sono quasi gli stessi che si compiono per l’apertura di una impresa. I primi e indispensabili obblighi da assolvere per avviare uno studio legale, pertanto, saranno l’apertura della Partita IVA e l’iscrizione alla Cassa nazionale di Previdenza e Assistenza forense.
Le altre incombenze burocratiche varieranno in base a se si opterà per inquadrare le studio legale come sede di libera professione o attività aziendale. In quest’ultimo caso sarà obbligatoria l’iscrizione al Registro delle Imprese. Fondamentale è anche la scelta della sede, che dovrà essere comunicata al Comune di competenza.
Affinchè un professionista forense possa lavorare agevolmente, sia che si tratti di uno studio legale in proprio che di uno studio associato, bisognerà predisporre una serie di strumenti, funzionali all’attività: la firma digitale e la Posta Elettronica Certificata per la creazione e l’invio degli atti, l’accesso al portale “Fatture e Corrispettivi” dal sito dell’Agenzia delle Entrate, il collegamento a Polisweb per poter accedere ai fascicoli di propria competenza presso i Tribunali civili e le Corti d’Appello.
Abbiamo, dunque, passato in rassegna le principali valutazioni utili a capire come aprire uno studio legale e le operazioni fondamentali da compiere. Non resta, una volta compiuto il percorso necessario, individuare un software di gestione idoneo alla propria attività. Geniosoft, a riguardo, mette a disposizione diverse opzioni adatte allo scopo, come StudioJet. Una soluzione agevole e semplice, per tenere la propria contabilità sempre in ordine.