La scheda carburante, talvolta definita anche carta carburante, è il documento che attesta l’acquisto di carburante ai fini fiscali. Le schede carburante, infatti, consentono di effettuare la detrazione IVA e la deduzione fiscale dal reddito imponibile. Con la Legge di Bilancio 2018, le carte carburante saranno abolite a partire dal 1° luglio 2018. Al loro posto, prenderà posto la fatturazione elettronica, se il pagamento avverrà per mezzo di carte di credito, debito o prepagate. Vediamo, quindi, come funzionerà fino ad allora e che cosa fare dopo luglio.
Che cos’è la scheda carburante
La scheda carburante fu introdotta a partire dal 1977, con legge n. 31/1977. In particolare, all’articolo 2 della legge, il Ministero delle Finanze stabiliva che schede, registri o bollettari potevano essere sostitutivi della fatturazione per acquisti di carburanti per autotrazione effettuati presso impianti stradali di distribuzione. In parole semplici, i soggetti all’imposta sul valore aggiunto, per ragioni fiscali, potevano utilizzare documentazioni di attestazione dell’acquisto di carburanti, conformi al modello scheda carburante del D.P.R. 444/1997.
Come compilare scheda carburante
La compilazione scheda carburante è molto semplice, seguendo il modello carta carburante del D.P.R. 444. In un qualsiasi modello di scheda carburante editabile, si deve appuntare per prima cosa la data di inizio compilazione e il periodo di riferimento. A seguire, il nome e cognome del soggetto, il domicilio fiscale e il numero di Partita IVA. In secondo luogo, si devono annotare i dati del veicolo: numero di targa o di telaio e il numero di chilometri all’inizio del periodo di riferimento.
La parte successiva, invece, è riservata al gestore dell’impianto di distribuzione. Quindi, data di rifornimento, la quantità e la tipologia di rifornimento, il prezzo pagato, i dati del gestore, nonché dell’impianto di rifornimento. Infine, il gestore deve firmare e timbrare la scheda, pena la non validità della stessa.
Scarica il modello di scheda carburante editabile
Spesa carburante: percentuali di deduzione e detrazione
La scheda carburante serve, come detto, ai fini fiscali. Le spese carburante, infatti, possono essere sia deducibili che detraibili. La deducibilità e la detraibilità dei costi carburanti, tuttavia, dipende da diversi fattori. Per quanto riguarda le deduzioni, esistono diversi casi:
- deduzione del 100%: si effettua nel caso di autocarri con massa pari o superiore a 35 quintali o se si tratta di veicoli strumentali all’attività;
- deduzione dell’80%: avviene quando il soggetto svolge l’attività professionale di agente o rappresentante;
- deduzione del 70%: è concessa quando il veicolo viene impiegato per la maggior parte del periodo d’imposta da un dipendente;
- deduzione del 20%: è permessa in tutti quei casi in cui il veicolo viene utilizzato in maniera promiscua da professionisti o ditte individuali.
Per quanto riguarda la detrazione, invece, le percentuali possono essere:
- detrazione del 100%: si effettua nel caso di autocarri con massa pari o superiore a 35 quintali o se si tratta di veicoli strumentali all’attività;
- detrazione del 100%: avviene quando il soggetto svolge l’attività professionale di agente o rappresentante;
- detrazione del 40%: è concessa quando il veicolo viene impiegato per la maggior parte del periodo d’imposta da un dipendente;
- detrazione del 40%: è permessa in tutti quei casi in cui il veicolo viene utilizzato in maniera promiscua da professionisti o ditte individuali.
La fatturazione elettronica per le spese carburante
Già con la Legge n. 70 del 2011 furono introdotte alcune novità in caso di acquisto di carburanti con sistemi di pagamento elettronici. Con questa legge, imprese e professionisti potevano evitare la compilazione della scheda carburante.
Con la Legge di Bilancio 2018, invece, dal 1° luglio 2018 saranno abolite le schede carburante. A partire da quella data, infatti, per ottenere la detrazione e la deduzione IVA sarà necessario effettuare il pagamento esclusivamente con carte di credito, di debito o prepagate. Nella stessa data, posticipata poi al 1° settembre 2018, i benzinai saranno anche obbligati ad effettuare la fatturazione elettronica.