Nella galassia del lavoro occasionale, le cosiddette prestazioni occasionali sono tipologie di collaborazioni lavorative fra le più diffuse. Cosa siano, quali siano i requisiti di legge a cui questa deve rispondere e come compilare una ricevuta prestazione occasionale, tuttavia, non è chiaro a tutti. Per questo motivo, di seguito mettiamo a vostra disposizione una guida completa sulla prestazione occasionale.
Che cos’è la prestazione occasionale
Come già accennato, la prestazione occasionale è una forma di collaborazione lavorativa, introdotta nel nostro ordinamento con la Riforma del Lavoro nel 2003, modificata nel 2011 dalla cosiddetta Legge Fornero e, nel 2015, dal Jobs Act.
Senza scendere nel dettaglio dell’evoluzione legislativa, a oggi, la prestazione occasionale sta a indicare una collaborazione lavorativa, non professionale, del tutto occasionale. Affinché questa venga riconosciuta come tale, deve rispettare alcuni vincoli qualitativi:
- occasionalità della prestazione lavorativa: la legge, allo stato attuale, non definisce univocamente cosa si intende per abitualità; pertanto, è sempre necessaria una valutazione caso per caso, tenendo sempre presente che la prestazione di lavoro occasionale non può essere un’alternativa all’apertura della Partita Iva;
- assenza di coordinazione da parte del committente: il lavoratore non opera all’interno dell’azienda e non è inserito nel ciclo produttivo del committente, ma lavora in completa autonomia.
Laddove questi requisiti non fossero rispettati, allora si parla di prestazioni di lavoro autonome abituali, per cui è prevista l’apertura della Partita Iva o altra tipologia di inquadramento.
Ricevuta prestazione occasionale
Assodato che la prestazione di lavoro rientri nella fattispecie delle prestazioni occasionali, è bene sapere che il lavoratore è tenuto a rilasciare una ricevuta. Affinché la ricevuta prestazione occasionale sia ritenuta valida, deve rispondere ad alcuni requisiti:
- dati del lavoratore: nome, cognome, indirizzo di residenza di chi ha svolto la prestazione lavorativa occasionale;
- dati del committente: nome, ragione sociale, indirizzo, Partita Iva del committente della prestazione di lavoro occasionale;
- numerazione ricevuta: le ricevute di prestazioni occasionale devono essere numerate progressivamente;
- compenso lordo: include la somma netta pattuita quale corrispettivo della prestazione lavorativa, aumentata del 20%, corrispondente alla ritenuta d’acconto; se il lavoratore è iscritto alla gestione separata dell’Inps, occorrerà applicare anche il 4% sull’imponibile;
- marca da bollo: secondo la legge, per le ricevute che superano l’importo di 77,47 euro, è obbligatorio applicare una marca da bollo del valore di 2 euro;
- specifiche di legge: sulle ricevute è necessario riportare la dicitura: «Somma non soggetta ad I.V.A. ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 933/1972 trattandosi di prestazioni occasionali»;
- data e firma: la ricevuta dovrà riportare la data di emissione e la firma del lavoratore occasionale.
Per quei professionisti che ricevono un compenso con ritenuta d’acconto, ai fini dei calcoli necessari per la dichiarazione dei redditi, entro il 28 febbraio dell’anno riceveranno il modello CU, cioè la Certificazione redditi per gli autonomi.
Per rendere il vostro lavoro ancora più semplice, abbiamo preparato un modello ricevuta prestazione occasionale pronto per la compilazione e la stampa. Clicca sul link sottostante per scaricarlo e procedere alla modifica delle parti riportate in rosso.
Scarica Modello ricevuta prestazione occasionale
Software gestionale per prestazione di lavoro occasionale
Come in ogni altro ambito della galassia del lavoro autonomo, spesso, la burocrazia frena il lavoratore e lo espone al rischio di errori. Per evitare tutto ciò, il lavoratore finisce con l’affidarsi a costosi professionisti.
In alternativa, è possibile affidarsi a software per prestazioni di lavoro occasionali, che sono in grado di generare le ricevute. Diversi i vantaggi che derivano dall’adozione di un software come StudioJet. Questo, per esempio, è in grado di apporre automaticamente la numerazione, così da evitare errori di sorta. Il software, inoltre, crea una rubrica dei committenti, così da conservare uno storico. A tal proposito, il sistema conserva automaticamente le ricevute in digitale, al fine di averle pronte all’uso in fase di dichiarazione dei redditi.