La Certificazione Unica (CU) si erge come uno strumento di vitale importanza nel contesto fiscale italiano, esso racchiude tutte le informazioni cruciali riguardanti i redditi percepiti durante l’anno tributario da lavoratori dipendenti (o equivalenti) e pensionati. Questo rilevante documento, emesso dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale per i pensionati, assume un ruolo fondamentale nel processo di adempimento delle imposte e nella corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.
In realtà, è difficile immaginare un’azienda con dipendenti e collaboratori che possa ignorare l’importanza di tale certificazione. Ecco perché mantenere ordine e precisione tramite un software gestionale aziendale risulta cruciale, garantendo così l’agevole individuazione di compensi e ritenute durante la creazione della Certificazione Unica, sia per collaboratori che per dipendenti.
La responsabilità di compilare accuratamente la Certificazione Unica, in ogni sua parte, entro i termini fissati dall’Agenzia delle Entrate, ricade sul datore di lavoro o, appunto, sull’ente di previdenza sociale. Questi soggetti devono inserire le somme erogate dal datore di lavoro o da altri committenti, considerando diverse tipologie di reddito:
- Redditi da lavoro dipendente e affini.
- Redditi da lavoro autonomo.
- Provvigioni.
- Altri redditi vari.
- Corrispettivi o canoni da contratti di locazione brevi.
L’obiettivo della Certificazione Unica è fornire un quadro esaustivo dei redditi percepiti, comprendendo stipendi, pensioni, eventuali bonus e altri redditi assimilati. In tal luce, l’accuratezza e l’efficienza dell’amministrazione del personale e dell’uso di software aziendali d’eccellenza risultano essenziali per abbreviare i tempi di compilazione della Certificazione.
Soggetti Obbligati alla Certificazione Unica
Coloro che devono redigere la Certificazione Unica includono imprese, enti pubblici e lavoratori autonomi. Questo documento deve essere fornito non solo ai dipendenti, ma anche a coloro che ricevono provvigioni o partecipano a collaborazioni.
La Presentazione Telematica e le Sanzioni
Similmente alla fatturazione elettronica, la procedura di presentazione della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate avviene in modalità telematica. L’omissione o la compilazione errata è soggetta a sanzioni: una multa di 100 euro per ciascuna certificazione omessa o inesatta. Tuttavia, una riduzione di un terzo dell’ammontare è prevista se la correzione avviene entro 60 giorni dalla scadenza.
Certificazione Unica e Regimi Forfettari
L’art. 1, comma 69 della Legge n. 190/2014 esenta dalla Certificazione Unica le partite IVA a regime forfettario. Queste entità devono invece completare la sezione “Regime forfettario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni – Obblighi informativi” nel Modello Redditi PF. Qui, è necessario compilare in modo accurato le righe RS371 – RS372 – RS373, inserendo il codice fiscale del collaboratore e le somme corrispondenti al servizio reso.
Quando un contribuente forfettario presta servizi a un’azienda o a un professionista al di fuori del regime forfettario, quest’ultimo è obbligato a redigere la Certificazione Unica. In questo caso, l’importo lordo del servizio deve essere dichiarato nella sezione dei dati fiscali, al netto di eventuali imposte INPS al 4% o altri contributi previdenziali.
Le Novità del Modello 2023
Con il provvedimento n. 14392/2023 del 17 gennaio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato nuovi modelli per la Certificazione Unica, introducendo importanti modifiche.
Le principali novità del modello 2023 riguardano tre aspetti:
- L’abrogazione parziale delle detrazioni per figli a carico.
- L’esposizione del trattamento integrativo.
- La gestione dei fringe benefit e dei buoni carburante.
- Ogni area presenta incentivi particolari o cambiamenti significativi. Per una comprensione dettagliata della propria situazione, è consigliabile consultare un consulente del lavoro o gli enti di previdenza sociale.
Possiamo quindi dire che la Certificazione Unica è uno strumento cruciale per lavoratori dipendenti e pensionati, offrendo un quadro esauriente dei redditi per consentire l’adempimento degli obblighi fiscali. L’attenzione alle scadenze e la corretta presentazione della Certificazione Unica durante la dichiarazione dei redditi rimangono essenziali. Tuttavia, per dettagli specifici legati alla propria situazione lavorativa, è sempre una buona idea consultare l’Agenzia delle Entrate.
Fonte immagine di copertina: Ansa.it