Il no show, in gergo tecnico, è un fenomeno attraverso cui un cliente prenota un certo servizio e, senza preavviso, non si presenta al momento di usufruirne. L’origine di questo termine è da attribuirsi al settore aeronautico, dove la mancata presentazione all’imbarco, ha portato le compagnie aeree a dotarsi delle cosiddette no show rule. Si tratta di una serie di regole, spesso sottoposte a critiche, con cui i vettori disincentivano questo comportamento.
Il fenomeno del no show, comunque, non affligge solo i voli aerei. Sempre più spesso, e con ripercussioni economiche di egual importanza, la mancata presentazione all’appuntamento si verifica anche in ambito ristorativo e nel settore alberghiero. In entrambi i casi, senza adeguate contromisure, si corre il rischio di ricevere importanti danni economici. Scopriamo, allora, come si può gestire questa situazione.
Il no show nel settore alberghiero
Uno dei settori più colpiti dal no show è certamente quello alberghiero. Se l’ospite raggiunge l’albergo, gli addetti dovranno occuparsi solo della regitrazione al portale alloggiati. Diversamente, specie nei periodi di alta stagione, l’annullamento di una prenotazione all’ultimo istante, o la mancata comunicazione, può provocare un danno economico consistente. Per questo, già da qualche tempo, nel settore alberghiero si sono diffusi sistemi per contrastare il fenomeno.
Per legge l’albergatore, in caso di mancata presentazione al check-in, può trattenere solo la quota corrispondente alla prima notte di soggiorno, mentre le notti successive possono essere rimesse immediatamente sul mercato. Ciò, comunque, specie in periodi di alta stagione, può provocare perdite consistenti. Inoltre, l’albergatore può recuperare il costo della prima notte solo se ha già ricevuto un acconto o se ha i dati della carta di credito del cliente e l’autorizzazione dello stesso al prelievo. Diversamente, recuperare il corrispettivo della prima notte può comportare più spese legali dell’effettivo incasso.
Per ridurre il rischio di mancata presentazione in albergo, dunque, alcuni operatori applicano penali, anche detta no show fee, o adottano la clausola “non rimborsabile”. Ottimi sistemi che, tuttavia, devono essere specificati all’interno del contratto di acquisto col cliente affinché essi abbiano un valore legale.
Di fronte al no show, al di là di queste soluzioni, comunque, c’è ben poco da fare. La soluzione più efficace, come sempre, resta l’organizzazione. Un software gestionale albergo, in questo, può rivelarsi estremamente utile. Attraverso esso, avremo immediatamente la situazione chiara e, eventualmente, potremo anche tenere nota di clienti che, a causa delle altre prenotazioni, sono rimasti fuori. In questo modo, potremo immediatamente chiamarli per offrirgli la camera appena rimasta vacante, magari a un prezzo scontato.
Il no show nel settore ristorativo
Se nel settore alberghiero, con tutti i loro limiti, esistono strumenti per contrastare il fenomeno del no show, ben poco esiste nell’ambito della ristorazione. Per prenotare un tavolo, al giorno d’oggi, può bastare anche una semplice telefonata. In alcuni casi, i ristoratori accettano anche prenotazioni per mezzo di sistemi automatizzati. Ciò spinge molti a prenotare con superficialità, salvo poi non presentarsi all’appuntamento, senza avvisare o avvisando solo all’ultimo istante.
Anche in questi casi, un’ottima organizzazione aziendale, può aiutare a salvare la serata e a contenere i danni, specie dal punto di vista economico. Un software gestionale ristorante consente di tenere sotto controllo la situazione delle prenotazioni e di agire con immediatezza qualora dovesse verificarsi una situazione simile. I software gestionali, pertanto, si rivelano ancora una volta un’ottima soluzione per gestire tutte le fasi aziendali, comprese quelle che hanno un alto margine di imprevedibilità.