Il nuovo Regime forfettario, il Regime forfettario 2019, si appresta a introdurre diverse novità per i lavoratori autonomi con Partita IVA. Cerchiamo di fare chiarezza su quello che andrà a sostituire il precedente Regime forfettario e il più antico Regime dei minimi. Tenendo presente, comunque, che ad oggi le norme che regoleranno il forfettario 2019 non sono ancora definitivo.
Regime forfettario 2019: tutte le novità del nuovo forfettario
Il Regime forfettario 2019 è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2019 e con il Decreto Fiscale 2019. Fra le principali novità introdotte dal forfettario 2019, sicuramente, vi è la Flat tax. Si tratta, come vedremo, di un’aliquota agevolata per i liberi professionisti che aderiranno a questo regime. Non è l’unica novità, perché con il nuovo Regime forfettario si allarga la platea di coloro che vi potranno aderire. Inoltre, aumenta anche la quota di beni strumentali che è possibile acquistare. Vediamo adesso, uno alla volta, quali sono i principali vantaggi di questo nuovo regime agevolato. Al termine, saranno riassunti tutti i vantaggi del Regime forfettario 2019.
La Flat tax nel Regime forfettario 2019
La principale delle novità introdotte dal Regime forfettario 2019 riguarda, senz’altro, la Flat tax. Si tratta dell’aliquota per l’imposta sostitutiva che, in realtà, era già prevista precedentemente. L’aliquota di base della Flat tax 2019, infatti, era già presente nel vecchio Regime forfettario. A differenza di quest’ultimo, però, la nuova Flat tax prevede tre differenti aliquote: due per i normali titolari di Partita IVA e una per le start-up in possesso di particolari requisiti. In particolare:
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- Flat tax 15%: è l’aliquota applicata ai titolari di Partita IVA, con reddito fino a 65.000 euro;
- Flat tax 20%: è l’aliquota, prevista dal 2020, applicata ai titolari di Partita IVA con reddito da 65.001 a 100.000 euro;
- Flat tax 5%: è l’aliquota agevolata, valida per i primi 5 anni, per le start-up formate da under 35 o over 55.
Rispetto al passato, dunque, la Flat tax 2019 amplia la platea di coloro i quali, in possesso o in procinto di aprire una di Partita IVA, possono accedere al Regime forfettario. Con il vecchio Regime dei minimi e il vecchio forfettario, infatti, le soglie erano fissate a 30.000 euro. Per quanto riguarda la Flat tax 5%, invece, questa ricalca l’aliquota (e per certi versi la durata) prevista per il vecchio Regime dei minimi.
Accanto a questa novità, poi, è anche previsto l’innalzamento di altri limiti precedentemente imposti da altri regimi agevolati. In primo luogo aumenta il limite, da 5.000 a 15.000 euro, imposto per compensi da lavoro accessorio e per particolari progetti. Aumenta, inoltre, anche il costo complessivo dei beni strumentali acquistabili, che passa da 20.000 a 40.000 euro.
I requisiti Regime forfettario 2019
Con il Regime forfettario 2019, fra le altre cose, variano anche i requisiti di accesso. Rispetto al vecchio Regime forfettario, infatti, il nuovo regime prevede un solo obbligo: il rispetto del limite di reddito imposto dal nuovo regime, nell’anno precedente alla richiesta di accesso al Regime forfettario. Accanto a questo, poi, ci sono prerequisiti che devono essere rispettati per poter accedere al nuovo regime:
- non aver esercitato, nei tre anni antecedenti l’inizio dell’attività, attività artistica, professionale, d’impresa, anche in forma associata o familiare;
- la nuova attività non potrà rappresentare la mera prosecuzione di un’attività precedentemente svolta, sia in forma di lavoro autonomo che dipendente, fatta eccezione il caso del praticantato obbligatorio;
- non superare i limiti previsti per il lavoro accessorio, dipendente e per compensi ai collaboratori per progetti;
- non superare i limiti previsti per l’acquisto di beni strumentali, al lordo degli ammortamenti.
Per capire se si posseggono tutti i requisiti per aderire al Regime forfettario, e valutare se effettivamente rappresenta la migliore soluzione per le proprie esigenze, comunque, è preferibile rivolgersi a un commercialista di fiducia.
Vantaggi del Regime forfettario 2019
A questo punto, volendo riassumere i principali vantaggi del nuovo Regime forfettario, quindi, possiamo schematizzare:
- imposta sostitutiva al 5%, 15% o 20% a seconda di reddito e requisiti;
- aumento del reddito massimo (15% fino a 65.000 euro, 20% fino a 100.000 euro);
- aumento spese per beni strumenti da 20.000 a 40.000 euro;
- esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica che scatterà a partire dal 1° gennaio 2019;
- introduzione dei nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) al posto dei vecchi studi di settore;
- esenzione dall’obbligo di dichiarazione, adempimento e versamento dell’IVA.
In particolare, per quanto riguarda l’ultimo punto, esso sta a indicare che la contabilità della Partita IVA aderente al Regime forfettario è estremamente più semplice che in passato. Ciò suggerisce che la contabilità possa essere portata avanti anche in autonomia, magari affidandosi a un software di fatturazione che semplificherà notevolmente la vita, specialmente a chi apre una Partita IVA per la prima volta.