Se sei un professionista e in particolare se sei un avvocato, sai bene che la fatturazione è il cuore amministrativo della tua attività. Nel nostro magazine all’interno della guida sulla fatturazione, abbiamo già parlato di quanto sia importante comporre una fattura correttamente, ma oggi vogliamo approfondire un altro aspetto e sviscerare che cosa s’intende per un avvocato lo scorporo fattura e soprattutto come fare il calcolo fattura con scorporo.
Partiamo innanzitutto da cosa è lo scorporo nello specifico: si tratta di un’operazione che permette di conoscere il valore di ogni singolo elemento quantificato all’interno del documento amministrativo, cioè della fattura, partendo dalla cifra netta complessiva. La condizione per poter calcolare lo scorporo fattura di un avvocato è avere il costo del singolo servizio o della singola prestazione senza iva.
Qualcuno si potrà chiedere perché potrebbero tornare utili questi dati ad un avvocato? È molto semplice, questo calcolo può rendersi fondamentale quando, per esempio, il cliente, previo accordi commerciali, voglia considerare direttamente l’importo netto da pagare; perciò dalla fattura sarà necessario scorporare il compenso da tutti gli altri costi, quando per altri costi intendiamo il contributo integrativo nel caso specifico degli avvocati con cassa forense, l’iva e la ritenuta d’acconto.
L’altro aspetto fondamentale è quello fiscale, infatti questi dati sono necessari per indicare:
- la base imponibile;
- gli importi destinati all’iva;
- gli importi per la Cassa forense;
- importi per la ritenuta d’acconto.
Se questi dati vengono omessi si è passibili di sanzioni anche molto severe.
Non è tutto, infatti ai fini Irpef e per altre finalità fiscali e contributive, l’indicazione della base imponibile all’interno della fattura è anche imprescindibile per la determinazione della base imponibile complessiva annuale.
Quindi, per questa categoria lo scorporo fattura avvocati e per studi legali è molto importante. Inoltre se si ricevono pagamenti complessivi, grazie a questo calcolo è possibile ricavare l’imponibile e quindi, di conseguenza, poter emettere una fattura che riporta la cifra precisa.
Che tu sia un freelance o che tu stia pensando di aprire uno studio legale, è fondamentale riuscire a capire come realizzare in modo corretto una fattura con scorporo.
Calcolo scorporo fattura avvocato, ecco alcuni esempi
Gli importi che è possibile scorporare dalla fattura sono:
- iva, 22%
- la ritenuta d’acconto 20%
- la cassa forense 4%.
Assunte queste cifre possiamo procedere a definire tutti i costi in modo dettagliato. Tuttavia per poter comprendere al meglio come funziona la fattura avvocati scorporo importi è bene fare alcuni esempi pratici. Il calcolo che si effettua per poter procedere allo scorporo di una fattura di avvocato, deve partire dell’importo netto pagato dal cliente. Ad esempio, se sei un avvocato e devi calcolare lo scorporo della fattura considerando il costo della prestazione offerta al cliente di 1.000 euro, per calcolare l’importo del compenso è necessario capire l’importo al lordo della ritenuta d’acconto, cioè del del 20%, poi bisogna moltiplicare l’importo del netto da pagare per 0,80 euro.
Scorporo iva fattura avvocato, un esempio
Grazie ad un altro esempio pratico è possibile chiarire come effettuare il calcolo per ricavare lo scorporo iva in fattura: se la tua prestazione come avvocato ha un valore di 500 euro, va innanzitutto applicata l’iva al 22%. Invece, se vuoi conoscere l’importo del servizio al netto di iva è necessario fare la proporzione 100 : (100+22) ricavando quindi l’importo senza iva, per poi applicare la formula che sarà l’importo senza iva = (100*500) : 122 = 409,8 euro. Quindi il risultato senza l’imposta sarà 409.8 euro, mentre sottraendola si ottiene a quanto essa ammonta, in questo caso 90,2 euro.
La stessa procedura di calcolo dello scorporo dell’iva può essere utilizzata anche per lo scorporo della ritenuta d’acconto e per la Cassa di previdenza forense.
Riuscire a calcolare tutti questi elementi e quindi redigere un documento amministrativo preciso, dettagliato e privo di errori, è molto importante per diverse ragioni. Innanzitutto perché è fondamentale conoscere e applicare correttamente le regole dello storno dell’iva per i fini fiscali. Ma non è tutto, infatti per un professionista come un avvocato o uno studio legale ampio con più professionisti, diventa cruciale dividere la base imponibile dall’importo, cioè dividere quello che abbiamo chiamato fino a questo momento lo scorporo iva, o delle altre spese imponibili.
Questi calcoli sono centrali anche per poter effettuare le dichiarazioni d’imposta, sia che si tratti di presentazioni mensili, che trimestrali o semestrali, infine è fondamentale anche per determinare gli importi a credito o a debito.
Ovviamente queste sono tutte motivazioni interne e di gestione amministrativa dell’attività professionale, ma che incidono moltissimo sulla gestione del cliente che, grazie ad una chiarezza amministrativa si sentirà più tutelato grazie a voci di spesa in fattura ben definite.
Per riuscire ad avere una gestione ordinata dell’amministrazione, dalla fatturazione elettronica, allo scorporo dell’iva e di tutte le altre aliquote, un avvocato può avvalersi di strumenti idonei e professionali per la gestione digitale della propria realtà.
Infine, è bene sapere che applicando la corretta aliquota iva all’imponibile, si determina il costo finale del servizio offerto al cliente, ma non solo, si gestiscono e si monitorano le vendite e gli acquisti, così da creare i diversi resoconti e tenere ordinata tutta la contabilità del professionista o dello studio legale.